7 consigli per fare surf su fondali rocciosi o corallini senza farsi male
Ovviamente i fondali rocciosi o corallini sono più pericolosi per fare surf rispetto alle onde che si infrangono su fondali sabbiosi, di solito sono di qualità migliore. E se hai intenzione di viaggiare in Indonesia, il 99% delle onde che vai a cavalcare si infrangeranno sulla barriera corallina. Ecco perché in questo articolo ti daremo 7 consigli per ridurre il rischio di farti male quando fai surf sul fondale roccioso.
1. Osserva bene al punto dove farai surf prima di entrare in acqua
Devi sempre dedicare 10 minuti a osservare le onde prima di entrare in acqua, quando fai surf sulla barriera corallina è particolarmente importante. Dai una buona occhiata a quanto segue:
– La struttura del fondale. È corallo morto? Corallo vivente? Di pietre tonde? Di rocce? Il corallo vivo è il più aggressivo, è importante che tu sappia almeno prima di entrare che ti toccherà…
– Le zone di entrata e uscita. Osserva la gente del posto, loro sanno da dove entrare e uscire, e non esitare a chiedere.
– La profondità. A che altezza dell’acqua si infrange l’onda? Senza entrare in acqua, è abbastanza difficile da capire. Pero puoi vedere se la gente ha piede quando le loro onde finiscono, osservare la forma dell’onda o semplicemente chiedere.
– La corrente. Molte volte le scogliere sono accompagnate da una laguna. Una laguna si riempie e si svuota secondo le maree, generando correnti. Osserva bene i surfisti che entrano ed escono dall’acqua, per avere un’idea di dove tira la corrente e della sua forza.
2. Impara a cadere
Quanta meno acqua c’è più aggressivo sarà il fondale, più è importante cadere bene. Dimenticati di saltare prima dalla tavola con entrambi i piedi. L’obiettivo è NON toccare il fondo, e per questo esistono alcune tecniche:
– Mettiti in posizione stella o arrotolato proteggendoti la testa quando cadi.
– Se vedi che l’onda si chiude, esci per di sopra. Arrampicatevi sul bordo dell’onda e tirati nella parte posteriore dell’onda. Quando l’onda si chiude, ha la sua massima potenza e molte volte significa che c’è poca acqua. Quindi e meglio dimenticare quest’ultima virata o floater che ti sta guardando negli occhi.
– Se l’onda si chiude e non puoi superarla a causa delle dimensioni o per il timing, attraversa il muro dell’onda. Prova a farlo nell’area di minor energia dell’onda, cioè la più lontana all’interno del tubo.
3. Scegli il momento migliore per entrare
Secondo le maree, la morfologia delle onde di solito cambia, quando meno acqua più potenza. Sii paziente, scegli il momento migliore della marea, a seconda del tuo livello, per entrare a fare surf.
4. Proteggi i tuoi piedi
Se lo vedi necessario dopo aver osservato l’onda, proteggi i tuoi piedi. Hai due soluzioni:
– Indossare stivaletti in neoprene. Faciliterà la tua entrata e uscita, e se tocchi il fondo con i piedi sarai protetto.
– Indossare calzini in neoprene rimovibili. Per quanto sofisticati siano gli stivaletti, è sempre più comodo fare surf a piedi nudi. I calzini rimovibili, come il Rip Curl Pocket Reef Boot, proteggono i tuoi piedi mentre entri e esci, che è quando ne hai più bisogno. Quando fai surf, li metti in tasca e fai surf a piedi nudi.
5. Proteggi la tua schiena
In caso di wipe out, di solito è la parte posteriore che tocca la scogliera. Più spessa è la lycra, il top in neoprene o lo shorty che indossi, più sarai protetto.
6. Impara a camminare su una scogliera
Procedi lentamente, senza fretta, appoggia delicatamente i piedi. Il fondo non è piatto, potrebbero esserci degli spazi vuoti, puoi calpestare coralli vivi che si romperanno con il tuo peso.
7. Tieni a portata di mano un kit di pronto soccorso
Tutti questi consigli sono ottimi, riducono il rischio, ma alla fine ci faremo sempre male. È importante disinfettare bene i tagli. Porta sempre con te:
– Disinfettanti. Quelli in crema sono molto comode.
– Steri-strip per tagli più profondi o più lunghi.
– Antibiotici contro le infezioni come l’amoxilicina. In molti paesi è possibile acquistare questo tipo di medicinale senza prescrizione medica. Se noti sintomi di infezione, infiammazione o liquido bianco e non hai un medico a portata di mano, prendi antibiotici per 7 giorni. Ai tropici, i tagli si infettano facilmente e, se lo lasci infettare, può possono complicare molto le cose..
Alcuni surfisti vanno anche oltre, portandosi aghi e fili per ricucirsi, o colla tipo Loctite per chiudere i tagli in modo che possano fare surf il giorno successivo. Sono tecniche un pò estreme, personalmente preferisco l’opzione di avere un’assicurazione di viaggio e andare in ospedale quando sia più grave.
È anche importante conoscere il tuoi limiti e non farti coinvolgere se non hai il livello sufficiente. Alcune onde, come SuperSucks, Padang-Padang, Desert Point richiedono un alto livello di esperienza e sono allo stesso tempo molto pericolose, per quanto belle possano sembrare dalla riva. Devi accettare la selezione naturale e riconoscere i tuoi limiti, a meno che tu non sia Kamikaze!